Mi chiedo quale valore abbia il
coraggio; quello che ti porta a solcare le onde non curante del
vento, non curante del freddo. Il coraggio e l'orgoglio di chi é
cosciente del magro salario, della credenza vuota e dei piedi
sporchi. Mi chiedo quale volto abbia il silenzio. Il silenzio che
tace e acuisce le emozioni del mare. Tra le onde.
Sulla terraferma, nell'altro mondo, sulla terra che ha perso il sapore della vita, sulla terra che ribolle d'un quotidiano ovattato, plastificato, non vero; tra le sigarette fumate di fretta, come coloro che sanno di non aver tempo, il mio pensiero va a quei lavoratori.
E la rete lanciata a pescare, con gesti abitudinari, manovre abitate dal silenzio, sembra voglia acchiappare quei sogni profondi, celati negli abissi dalla bellezza indaco.
Il sole, timido caldo sfavillare sull'onda, si inchina alla maestosità della Cattedrale, ambito reliquario dei tanti marinai che il suo sguardo ha, per un attimo, incontrato.
Sulla terraferma, nell'altro mondo, sulla terra che ha perso il sapore della vita, sulla terra che ribolle d'un quotidiano ovattato, plastificato, non vero; tra le sigarette fumate di fretta, come coloro che sanno di non aver tempo, il mio pensiero va a quei lavoratori.
E la rete lanciata a pescare, con gesti abitudinari, manovre abitate dal silenzio, sembra voglia acchiappare quei sogni profondi, celati negli abissi dalla bellezza indaco.
Il sole, timido caldo sfavillare sull'onda, si inchina alla maestosità della Cattedrale, ambito reliquario dei tanti marinai che il suo sguardo ha, per un attimo, incontrato.
Trailer 2 del mio lavoro sui lavoratori
del mare di Giovinazzo (Bari)
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