Pathos dal greco letteralmente
"sofferenza" o "emozione" è una delle due forze
che regolano l'animo umano secondo il pensiero greco. Esso si oppone
al Logos, che è la parte razionale. Il Pathos infatti corrisponde
alla parte irrazionale dell'animo. Per gli antichi greci questa
"forza emotiva" era strettamente collegata alle realtà
dionisiache o comunque dei riti misterici. Per questo il Pathos
indicava tutti gli istinti irrazionali che legano l'uomo alla sua
natura animale e gli impediscono di innalzarsi al livello divino.
Nell'Italiano moderno può assumere il significato di carica emotiva
e di commozione derivati dalle rappresentazioni teatrali e delle arti
figurative in genere, il sentimento insito in un'opera. In epica,
quando si parla di pathos, si intendono quelle sequenze della vicenda
più cariche di emozioni, come quando si descrive qualcosa di triste,
una sofferenza. Proprio questo hanno voluto fare gli artisti :tirar
fuori le emozioni in questo periodo particolarmente sentito e vissuto
da Molfetta, carico di sofferenza e sentimento, attraverso
installazioni, opere d’ arte, sculture e creazioni e proporle in
una collettiva allestita in due luoghi prestigiosi nel centro
storico: il Torrione Passari e la Chiesa della Morte. Il perché del
titolo dato alla mostra lo ha spiegato durante il vernissage lo
stesso organizzatore della mostra, l’ ingegner Michele Losito,
presidente dell’ associazione AS.SO Arte: “ Si è scelto
volutamente tale termine affinchè i vari artisti attraverso la
materia , la visione e la tecnica personale interpretassero tale
termine con la loro arte, le loro opere, dando un proprio personale
significato al termine stesso”. Fra gli intenti dell’
Associazione culturale ed artistica vi è quello di promuovere e
rivitalizzare il centro storico offrendo opportunità di incontro,
scambi culturali fra gli artisti e nuove attrattive per turisti e
avventori di passaggio. Alla serata inaugurale ha preso parte anche
Luigi Favia , presidente di FEDERITALIA, che dopo aver manifestato il
suo plauso per l’ iniziativa, ha detto che promuoverà l’ evento
denominato “ L’ accademia dei Talenti” in cui verranno
selezionati talenti in campo musicale, artistico, teatrale e i cui
vincitori si esibiranno a Castrocaro Terme. L’ ingegner Losito ha
ringraziato sponsor e collaboratori, senza il cui apporto non sarebbe
stato in grado di mettere su una mostra così impegnativa dal punto
di vista economico ed organizzativo. I quindici artisti hanno scelto
le forme più diverse:dalla pittura alla scultura, dall’ utilizzo
di oggetti comuni trasformati a linguaggi visivi, da messaggi
concettuali a quelli figurativi; ognuno in maniera molto personale ha
espresso il suo “ pathos”, le sue emozioni più profonde. Le
location conferiscono ancora più suggestione e permeano di
sofferenza e riflessioni lo spettatore che si pone domande che vanno
al di là della stessa visione dell’ oggetto raffigurato. Di
grande impatto visivo il manifesto ideato dal grafico Pasquale
Modugno: una mano con un pennello che buca la pietra secolare
ponendosi sul profilo della nostra città; quasi ad auspicare che l’
arte, quindi la cultura, possa dominare Molfetta. Vuole essere un
augurio ad una rinascita? Noi ce lo auguriamo, in quanto in questo
particolare momento dell’ anno in cui giungono in città parecchi
forestieri o ritornano emigrati, ma anche per gli stessi molfettesi,
è da elogiare questa associazione che si è attivata per creare
attrattiva, movimento e fermento culturale in due punti nevralgici
del centro storico cittadino. La serata è stata inoltre allietata
dall’ arpa celtica di Smilla Basciani e dal violino di Maria
Consiglia Salvemini che hanno piacevolmente intrattenuto i numerosi
visitatori. Ricordiamo che la collettiva potrà essere visitata fino
a 2 aprile nei giorni feriali dalle 18 alle 20, mente sabato e
domenica anche la mattina dalle 10 alle 13. Calpestando le antiche
pietre della nostra “Molfetta vecchia” ci faremo avvolgere in
questi due luoghi secolari da emozioni che porteremo nel cuore e che
elaboreremo in modo personale, secondo cosa ci ha ispirato ogni opera
d’arte.
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