Foto di Vanna La Martire
Ha
preso il via presso la Sala dei Templari in Piazza Municipio con una
splendida mostra intitolata “ Faccia da Ceramica, Cecità”, la
scultura in terracotta nelle sue svariate declinazioni, realizzata
dal Liceo Artistico “ Federico II”- Corato e RabelleArti di
Terlizzi , l’ interessante rassegna del Maggio Molfettese promossa
dalla Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari di Molfetta,
sempre attiva e propositiva sul territorio. La mostra degli studenti
coratini è affiancata da una altrettanto bella esposizione
artistica, quella di “Marinai”, sculture in terracotta del
maestro Paolo Desario allestita nel corridoio dello splendido
contenitore molfettese. A presentare la serata con tutte le
iniziative annesse che vanno: dalla visione del documentario sui
parchi americani, realizzato da Liliana Carabellese Missoni alla
presentazione di un libro della giovanissima Maria Elena Roselli, dal
corso di ceramica tenuto dalla ceramista Mariangela Ruccia alle
esposizioni di manufatti artigianali realizzati dalle fidapine, dalle
creazioni artistiche , mosaici ed elementi di arredo di Corrado
Petruzzella alle conversazioni sulle maschere e costumi del teatro
greco e ,per concludere la proiezione del video “ Da Murat ai Moti
Carbonari “ a cura del prof. Saverio Binetti dell’ IPSIAM
Vespucci,la presidente Lidia Gagliardi Amato. Pa presentazione della
mostra è stata affidata a Paolo De Santoli, docente presso il Liceo
coratino, mentre l’ allestimento degli spazi espositivi e la
grafica sono stati curati da Vanna La Martire. Durante la serata è
stata tracciata la storia della ceramica in Puglia che affonda le sue
radici all’ alba dei tempi, vista anche la presenza di numerosi
manufatti rinvenuti su tutto il territorio. Il professore ha
illustrato il progetto di sperimentazione sulla ceramica che si sta
portando avanti presso la scuola coratina che riguarda anche la
ricerca e la progettazione, avendo delle attrezzate sale dedicate a
questa arte e dei forni specifici per vari tipi di cottura che
permettono anche differenti tipi di smaltature. Gli studenti del
Liceo artistico, oltre ad aver realizzato la mostra “ Cecità”,
metafora del malessere dell’ uomo moderno cieco e smarrito nella
società attuale, d’ avanti a tante incertezze,hanno recitato
alcuni canti dell’ inferno di Dante, che ben si addicono alla
location, performance che ripeteranno a fine mostra, grazie alla
collaborazione della docente di lettere. E’ possibile ammirare
volti che assumono espressioni diverse a seconda dell’ angolazione
da cui si guardano. Aspetti deformi ,occhi che trasmettono paura,
compassione, rabbia, sconforto. Sono le teste in terracotta ispirate
al tema della decapitazione, così come è scritto nella cartolina di
presentazione,quale topos figurativo come in Caravaggio.Ancora sul
tema della sperimentazione da ammirare i marinai di Desario, che
rappresentano la roccia levigata dal tempo, i volti scavati dal mare
e dal vento,utilizzando forme, materiali e smalti diversi, che
rendono unico il medesimo soggetto, sempre differente. Nella serata è
stata presentata anche l’ opera “ Faccia da trappola”, un gioco
sul nonsense, sull’ ambiguità, ogni artista interpreta come meglio
crede la realtà, utilizzando la materia e plasmandola al suo
pensiero. A questa installazione è legata anche la lettura di una
opera prima letteraria, realizzata in collaborazione con un registro
di prestigio, di origine molfettese, che si è messo in luce a
livello nazionale. Per chi volesse frequentare il corso di ceramica
che si terrà nei mesi di maggio e giugno si può telefonare allo
080/ 3975884. E per concludere, mi piace riportare la frase scritta
proprio sul volantino di “ Cecità”: “ nella società moderna
siamo un po’ ciechi, ma il vero problema è che non si riesce a
prendere coscienza. Ci sono ciechi che vedono e ciechi che pur
vedendo , non vedono.” Vi invitiamo a partecipare alle iniziative
promosse dalla sempre attiva sezione della FIDAPA di Molfetta,
veramente interessanti per l’ alto spessore culturale e a visitare
le mostre dal lunedì al venerdì nell’ orario serale (19 -21),
mentre il sabato è domenica anche in mattinata è possibile accedere
alla Sala dei Templari, , presso la Chiesa della Morte e nello spazio
aperto all’ Arte nel centro Storico. Un maggio che si preannuncia
veramente stimolante dal punto di vista culturale.
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