Il
25 Aprile 1945 l'Italia, dopo due anni di guerra civile, é
finalmente libera. I Repubblichini, i Partigiani, gli Alleati, i
Nazisti e la popolazione civile. Riporto una lettera del partigiano
Achille Barilatti (Gilberto della Valle) con la speranza che le idee,
per le quali questi giovani uomini e donne hanno dato la vita,
rimangano per sempre ancorate nel cuore e nell'azione di ogni
italiano.
Achille"
Viva
l'Italia libera!
Buon
25 Aprile!
"Mamma
adorata,
quando
riceverai la presente sarai già straziata dal dolore. Mamma, muoio
fucilato per la mia idea. Non vergognarti di tuo figlio, ma sii fiera
di lui. Non piangere Mamma, il mio sangue non si verserà invano e
l'Italia sarà di nuovo grande. Da Dita Marasli di Atene potrai avere
i particolari sui miei ultimi giorni.
Addio
Mamma, addio Papà, addio Marisa e tutti i miei cari; muoio per
l'Italia. Ricordatevi della donna di cui sopra che tanto ho amata. Ci
rivedremo nella gloria celeste.
Viva
l'Italia libera!
Achille"
Di
anni 22 - studente in scienze economiche e commerciali - nato a
Macerata il 16 settembre 1921 -. Tenente di complemento di
Artiglieria, dopo l'8 settembre 1943 raggiunge Vestignano sulle
alture maceratesi, dove nei successivi mesi si vanno organizzando
formazioni partigiane - dal Gruppo " Patrioti Nicolò " è
designato comandante del distaccamento di Montalto -. Catturato
all'alba del 22 marzo 1944, nel corso di un rastrellamento effettuato
da tedeschi e fascisti nella zona di Montalto - mentre 26 dei suoi
sono fucilati immediatamente sul posto e 5 vengono salvati grazie al
suo intervento, egli viene trasportato a Muccia (Macerata) ed
interrogato da un ufficiale tedesco ed uno fascista -. Fucilato senza
processo alle ore 18,25 del 23 marzo I944, contro la cinta del
cimitero di Muccía Medaglia d'Oro al Valor Militare.
Il Canto dei partigiani: Bella ciao
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