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lunedì 21 aprile 2014

Le bottiglie di Tonio Specchia

L'Arte di Tonio Specchia è una persistente celebrazione del ricordo affidato al contenitore che più di tutti ci suggestiona. La bottiglia, infatti, ha uno status medio tra il materiale che la compone e il fluido che naturalmente contiene, rimando al fluido temporale nel quale è immersa. Un sottile strato di materia separa il dentro dal fuori ed il passato, perduto, dal presente, trovato. Il ricordo è ciò che non è più. La perdita, tuttavia, non va intesa in senso strettamente privativo perchè il non-esser-più-ora diventa condizione d'autenticità del passato che trova il proprio posto nella cantina della memoria. Ciò che non è più consistente, ma fluido come il ricordo, è delimitabile in contenitori da marcare a piacimento e da porre in teche condivisibili, con la comunità o solo con se stessi. Un ricordo etichettato è ciò che Specchia presenta, permettendo così alla memoria l'assunzione di forme parlanti in una temporalità ben dimensionata. Il Maestro, con le sue bottiglie, dona un passato racchiuso che, proprio nel suo essere de-limitato, si apre alle possibilità del dialogo col presente dove quello riprende forma, sostanza e quell'anima del ricordo che, dentro la prigione della bottiglia, sospinge un canto pieno di luce e fraternità.

Testo critico, prima edizione di Saperi e Sapori, Valenzano ( Bari-Italia 2010 )

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